Chi viene a visitare la parte meridionale della Toscana non può rimanere indifferente alla presenza di una delle aree naturali protette più famose d’Italia, ossia il Parco regionale della Maremma.
Si tratta di un territorio che si estende per oltre 100 km quadrati, idealmente racchiuso nell’area geografica compresa tra il promotorio di Talamone e la foce del fiume Ombrone.
Istituito ufficialmente nel 1975, si tratta del secondo parco regionale che ha potuto fregiarsi di questa denominazione in Italia.
Il Parco naturale della Maremma è conosciuto soprattutto per essere composto da un ricco ecosistema, molto apprezzato dai turisti che hanno modo di visitare l’area liberamente (pagando comunque un biglietto d’ingresso presso la sede dell’Ente del parco di Alberese), oppure servendosi di tour guidati organizzati periodicamente.
La storia di questo territorio è interessante.
Fino al 1840, infatti, il territorio del Parco nazionale della Maremma aveva i caratteri tipici del classico paesaggio agrario locale, ricco di coltivazioni di frumento (lasciandoli periodicamente liberi solo per il pascolo) che crescevano a stretto contatto con le aree acquitrinose.
Questo sistema, purtroppo, lasciava ben poco spazio ad un’evoluzione dell’agricoltura locale, privilegiando quasi esclusivamente l’allevamento del bestiame allo stato brado.
Un cambio radicale di questo status quo si è avuto soprattutto dopo l’opera di bonifica di Leopoldo di Lorena e successivamente con la riforma agraria di epoca fascista prima, e quella dell’immediato dopoguerra, poi, consentendo di sfruttare una parte di questi terreni per coltivazioni industriali (principalmente foraggi, girasoli, barbabietole da zucchero, granturco).
Da Alberese fino ai monti dell’Uccellina
Se volessimo idealmente trovare un punto di partenza per l’esplorazione del Parco regionale della Maremma e della natura dei monti dell’Uccellina, il primo nome che viene in mente è quello del piccolo borgo di Alberese.
Non si tratta di un centro abitato particolarmente antico, l’origine di Alberese è infatti datata 1840, quando la famiglia dei Lorena iniziò l’opera di bonifica di questa terra.
All’interno del paese è possibile trovare gli uffici dell’Ente Parco regionale della Maremma (per la precisione in Via del Bersagliere).
Da qui è possibile entrare nel territorio protetto, dove vivere l’esperienza di esplorare la zona sfruttando numerosi itinerari e modalità di escursione (a piedi, in bicicletta noleggiandole direttamente in loco, a cavallo, in canoa e persino in carrozza).
Ovviamente gran parte delle escursioni per visitare il Parco della Maremma vengono organizzate in primavera e in estate, ma consultando il sito web dell’Ente è possibile comunque verificare eventuali disponibilità e date.
Come detto, basta davvero poco da Alberese, per raggiungere la parte più selvaggia del Parco naturale della Maremma.
I monti dell’Uccellina, con un’altitudine media di circa 400 metri sul livello del mare, sono coperti da una fitta foresta di lecci, intervallati improvvisamente da alcuni edifici storici molto interessanti.